La partita più pazza dell’anno: Salernitana-Atalanta 1-2, gol e colpi di scena!

Lunedì sera allo Stadio Arechi di Salerno si è disputato il primo dei due posticipi della 35esima giornata di Serie A, che ha visto l’Atalanta battere la Salernitana per 2-1. La partita è stata un fotoracconto di emozioni, con i gol che si sono susseguiti a ritmo serrato.

Al 63′ la Salernitana ha aperto le danze con un gol di Koopmeiners, che ha segnato con un gesto tecnico da almeno 20 metri di distanza. Ma al 57′ è arrivato il pareggio dell’Atalanta grazie a Gianluca Scamacca, che ha sfruttato un cross preciso di Koopmeiners e una sponda di Pasalic per anticipare Pirola e segnare.

Ma è stato al 18′ che la Salernitana ha trovato il gol del vantaggio, con Loum Tchaouna che ha segnato dopo una bella azione personale. Nonostante il predominio nel gioco da parte dell’Atalanta, la Salernitana è riuscita a contenere gli attacchi dei bergamaschi e a mantenere il risultato fino all’intervallo.

Nella ripresa, Gasperini ha dovuto rivedere i suoi piani e mandare in campo Ruggeri, Koopmeiners e De Ketelaere per dare una scossa alla squadra. E i cambi hanno dato i loro frutti, con l’Atalanta che ha trovato il pareggio al 14′ con Pasalic e il gol del vantaggio al 17′ con Koopmeiners.

Da quel momento in poi, i nerazzurri hanno gestito il risultato con abilità, correndo solo qualche rischio su conclusioni di Thaouna e Weissman. Alla fine, la vittoria è stata importantissima per l’Atalanta, che ha raggiunto la Roma al quinto posto in classifica e si è rilanciata nella corsa alla Champions League.

La partita è stata un’occasione per Gasperini di festeggiare le sue 300 partite sulla panchina dell’Atalanta in Serie A, ma anche per Colantuono di dimostrare la buona organizzazione difensiva della sua squadra, nonostante le numerose assenze.

In conclusione, la vittoria dell’Atalanta è stata una dimostrazione di esperienza e cinismo, ma anche di grande determinazione e voglia di vincere. Ora la squadra è pronta ad affrontare il tour de force di impegni che la attende, con la giusta carica e motivazione.

Antonio Saverio

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