Ieri il Gip Andrea Galanti ha deciso di confermare la custodia cautelare in carcere per i due coniugi di origine albanese arrestati domenica mattina a Fornace Zarattini, frazione a ridosso di Ravenna, con l’accusa di avere rubato 5.500 euro a una coppia di anziani ultrasettantenni alluvionati. Martin Faqolli, idraulico 39enne e sin da bambino residente nella città romagnola, e la moglie Valde Dudi, casalinga di 33 anni, sono accusati di furto in abitazione pluriaggravato. Il Gip ha messo in evidenza la gravità di un fatto che ”travalica il solo importo di danaro razziato” e che ha destato ”pesante allarme nella comunità cittadina”.
Secondo il Gip, i due coniugi hanno sfruttato l’emergenza collettiva causata dalle frane per bieche finalità veniali. Il presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna, Paride Antolini, ha dichiarato che il numero delle frane attive riportate non corrisponde alla realtà, ma che sono assolutamente molte di più, nell’ordine di migliaia.
L’episodio di sciacallaggio dei due coniugi albanesi ha destato grande sdegno nella comunità di Fornace Zarattini, dove le persone sono già alle prese con le conseguenze dell’alluvione. La vicenda ha messo in luce la necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nei confronti delle persone che, in situazioni di emergenza, possono essere più vulnerabili e quindi più esposte ai rischi di truffe e furti.