Scontro al vertice: Centrodestra contro Bonaccini per la nomina a Commissario per la Ricostruzione in Emilia Romagna

L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha causato danni per oltre 7 miliardi di euro. Il governo ha già stanziato 2 miliardi di euro per aiutare le imprese, ma presto bisognerà pensare anche alle infrastrutture. La vicepresidente della regione, Irene Priolo, ha chiesto al governo di fare in fretta, come successo nel 2012 dopo il sisma, quando il governo Monti impiegò dieci giorni per nominare un commissario.

Tuttavia, la nomina di un commissario non è all’ordine del giorno, poiché la fase di emergenza durerà almeno un anno, come ha dichiarato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Il governo sta ancora definendo il testo delle misure e degli aiuti, ma è previsto un sostegno fino a 900 euro per le famiglie sfollate.

Il centrodestra si è espresso compatto contro la nomina di Stefano Bonaccini a commissario per la ricostruzione, anche se si diffonde l’idea che alla fine si opterà per un tecnico di area. La Lega assicura che non c’è ”nessun veto o antipatia nei confronti di alcuno” e auspica che la nomina avvenga al più presto.

Giorgia Meloni e lo stesso Bonaccini oggi sorvoleranno le aree alluvionate con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La premier tornerà poi a Roma per un Consiglio dei ministri convocato alle 18.00.

L’alluvione ha messo in luce la necessità di una rapida risposta da parte del governo. Bonaccini ha sottolineato che ”bisogna occuparsi della Romagna, non degli equilibri politici delle nomine”. I governatori di centrodestra, come Giovanni Toti, ritengono che i poteri commissariali devono andare a chi ha un mandato popolare per poterlo esercitare con piena legittimità.

L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha messo in luce la necessità di una rapida risposta da parte del governo. Il centrodestra si è espresso compatto contro la nomina di Stefano Bonaccini a commissario per la ricostruzione, anche se si diffonde l’idea che alla fine si opterà per un tecnico di area. Il governo ha già stanziato 2 miliardi di euro per aiutare le imprese, ma presto bisognerà pensare anche alle infrastrutture. La vicepresidente della regione, Irere Priolo, ha chiesto al governo di fare in fretta, come successo nel 2012 dopo il sisma, quando il governo Monti impiegò dieci giorni per nominare un commissario.

Oggi Giorgia Meloni, Stefano Bonaccini e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sorvoleranno le aree alluvionate. La premier tornerà poi a Roma per un Consiglio dei ministri convocato alle 18.00. La Lega assicura che non c’è ”nessun veto o antipatia nei confronti di alcuno” e auspica che la nomina avvenga al più presto. I governatori di centrodestra, come Giovanni Toti, ritengono che i poteri commissariali devono andare a chi ha un mandato popolare per poterlo esercitare con piena legittimità.

L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha messo in luce la necessità di una rapida risposta da parte del governo. Il centrodestra si è espresso compatto contro la nomina di Stefano Bonaccini a

Antonio Saverio

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