La Crusca e la difesa della lingua italiana: Paolo D’Achille, il nuovo presidente, parla

”FIRENZE – Paolo D’Achille, il nuovo presidente della Crusca, il primo romano a guidare la storica Accademia fiorentina custode della lingua italiana, ha parlato della difesa della lingua italiana come segno di appartenenza a una civiltà. Secondo D’Achille, questo governo sembra essere più sensibile sul tema della difesa della lingua, ma la proposta che introduce sanzioni per chi usa parole inglesi nella pubblica amministrazione non è necessaria. L’Accademia si era già espressa suggerendo di evitare asterischi e schwa, di ammettere i nomi delle cariche al femminile e accettare un maschile grammaticale plurale inclusivo purché non marcato in senso maschilista. Quanto al linguaggio dei social e dei giovani, il neo presidente non è preoccupato. Infine, sulla morte del congiuntivo, D’Achille ha affermato che, nonostante sia stato indicato per la prima volta negli anni ’60, a quest’ora dovrebbe essere putrefatto, invece resiste ancora.”

Ilenia Alessi

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